UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE _ Facoltà di Architettura _ Corso di Laurea Magistrale in Design _ a.a. 2011-2012 _  Tesi di laurea di: Thomas BISCARDI _ Luigi MIGNOGNA

M.U.T.A. – MIMETIZZAZIONE UNITA’ TRATTAMENTO ARIA

RELATORE : Prof. Massimo Ruffilli  CORRELATORE : Arch. Generoso Matteis

EMULAZIONE AMBIENTALE.

La ricerca sviluppata con questa tesi di Laurea Magistrale in Disegno Industriale, esplora un campo minato legato al mondo dell’impiantistica in particolare quello del trattamento aria. Da anni, nella quotidianità professionale, mi trovo costantemente ad affrontare problematiche che interessano questo settore, il confronto con i tecnici impiantistici è quasi sempre basato sul funzionalità delle macchine da installare e poco spazio viene dedicato alla contestualizzazione delle stesse. In particolare l’impatto visivo, che il proliferare dei condizionatori determina, penalizza i centri storici di interesse culturale, i quali risentono dello scempio architettonico rappresentato dall’invasione di rumorose scatole bianche e ventole refrigeranti sospese in modalità random. L’attenzione progettuale si è concentrata su questo ambito di applicazione in particolare sui casi di edifici vincolati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici o di particolare interesse.

Lo studio è partito dall’analisi dello stato dell’arte e non sono emerse soluzioni capaci di ridurre l’impatto visivo senza per questo ridurre l’efficienza dell’impianto. Spesso si ricorre a strutture metalliche simili ad inferriate ancorate alla muratura e sufficientemente robuste da sostenere gli impianti di raffrescamento e tali da permetterne la necessaria ventilazione dell’impianto e l’integrazione col resto dell’edificio. Esempi di questo tipo sono molto frequenti nel mondo islamico, l’antica ed esuberante tradizione decorativa è stata recentemente riscoperta nel tentativo di integrare oggetti dal forte impatto estetico, come condizionatori, antenne o parabole, con l’immagine di edifici tradizionali.

Particolare attenzione è stata posta alla produzione industriale per valutare l’aspetto dimensionale dei condizionatori esterni, è evidente che non si può introdurre sul mercato un oggetto che si scontra e/o rivoluziona  le logiche produttive, per riuscire ad individuare un range dimensionale di adattamento ai vari modelli.

Prevedendo un sistema di posa in esercizio a caduta, del condizionatore, si è ipotizzata una sorta di gabbia telescopica e quindi dimensionalmente adattabile, collegata mediante cinghie estendibili all’interno con la piastra di fissaggio dello split di emissione. Le esigenze funzionali di connessione tra interno ed esterno, elettrica, gas e liquidi, sono state risolte con soluzioni innovative che consentono l’attraversamento degli infissi esterni con un approccio di limitati interventi distruttivi sull’edificio.

Risolte le esigente tecnico-funzionali la tensione progettuale si è spostata sull’esigenza primaria di mimesi ambientale, con la consapevolezza dell’impossibilità di rendere i condizionatori “invisibili”.  Lo spunto è stato ritrovato, e sviluppato per analogia, analizzando le opere di body painting dell’artista cinese Liu Bolin, conosciuto come “l’uomo invisibile”, caratterizzati dalla fusione del corpo con l’area circostante. L’approccio dell’artista è chiaramente provocatorio sul rapporto uomo – ambiente, (…) invece di dire che scompaio nello sfondo circostante, sarebbe meglio dire che e l’ambiente che mi ha inghiottito e io non posso scegliere di essere attivo o passivo (…), ma decisamente illuminante nel nostro caso di studio in quanto capace di indicare l’obiettivo da raggiungere.

Il “come” ci è stato suggerito dal prototipo di un robot “camaleonte”, realizzato da Stephen A. Morin e col­leghi del dipartimento di chimica e biologia chimica della Harvard University, che mediante una ragnatela di mi­crocanali riempiti con fluidi di diversa tonalità cromatica danno la possibilità di riproduzione dei cromatismi dell’ambiente.

Ipotizzando un transfert tecnologico, si può realizzare una ragnatela mimetica capace di “inghiottire attivamente” una scomoda presenza ambientale per coniugare esigenze impiantistiche con la salvaguardia del patrimonio immobiliare di pregio.

Arch. Generoso Matteis

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